Il fulcro dovrebbe essere rappresentato dalla riscrittura dell’articolo 14 del dlgs 81

Davanti alla drammatica escalation di infortuni sul lavoro, ad iniziare da quelli mortali, la risposta del governo è affidata, almeno per il momento, ad una serie di modifiche al decreto legislativo 81/2008, meglio conosciuto come testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Stando alle anticipazioni emerse in queste ore e in attesa della pubblicazione in gazzetta ufficiale, all’interno del decreto-legge Fiscale è previsto un pacchetto di interventi, il più corposo dei quali è rappresentato dalla riscrittura dell’articolo 14 del decreto legislativo 81/2008, relativo al contrasto al lavoro irregolare. La norma, se saranno confermate le indiscrezioni di queste ore, prevede lo stop all’attività dell’impresa in presenza di una percentuale del 10% di lavoratori irregolari (ora la percentuale è al 20%) e nei casi di rischio grave e immediato. La norma è anche accompagnata da un inasprimento delle sanzioni. In un allegato sono indicate infatti le nuove sanzioni da applicare in ragione della mancanza riscontrata. Se fossero confermate le sanzioni indicate, ancora una volta l’attenzione sembra andare più verso aspetti formali piuttosto che sostanziali. Si tratta di una questione ormai datata che si può far risalire addirittura al decreto legislativo 626/1994, la prima norma nazionale che ha messo insieme gli aspetti della salute con quelli della sicurezza prima distinti in due provvedimenti.