Lo sostiene uno studio Cepell-Aie sulla lettura presentato al Salone internazionale del libro di Torino

Diminuisce la quota dei lettori italiani, ma chi legge lo fa più di prima. Lo sostiene uno studio del Cepell, il Centro per il libro e la lettura, e l’Aie, l’Associazione italiana editori, presentato al Salone internazionale del libro di Torino nel corso del convegno “Leggere in pandemia”. Nel 2021, il 56% degli italiani – la ricerca ha preso in considerazione le persone d’età compresa tra i 15 e i 75 anni – ha letto almeno un libro, anche se solo in parte, inclusi manuali, e-book e audiolibri. Nel 2019, erano il 65%. I dati sono stati raccolti a settembre da Pepe Research e poi rielaborati dal Centro studi dell’Aie. Dall’indagine emerge una forte correlazione tra la lettura e il livello socio-economico, culturale e anche geografico: leggono poco e sempre meno le persone con un basso titolo di studio, basso livello tecnologico e chi vive nelle regioni del Mezzogiorno. Contemporaneamente, però, cresce il numero medio di libri – cartacei, ebook, in formato audio – letti, passando a 7,8 dai 7,2 dello scorso anno e dai 6,6 del 2019. Rispetto al 2019 cresce anche il tempo dedicato alla lettura: ad oggi il 15% della popolazione legge un’ora ogni giorno, il 6% in più rispetto a due anni fa. In questo periodo di tempo, sono aumentate le disparità a livello territoriale – nel Nord ci sono più lettori che nel Mezzogiorno: 59% vs. 35% – mentre crolla la quota di lettori con basso titolo di studio: sono il 36% (-14% rispetto al 2019). Tuttavia il calo ha coinvolto anche chi ha una laurea, dal 91% all’84%. Invariate le differenze a livello di genere: donne e uomini leggono di meno, con le prime che rappresentano il 60% dei lettori. Tra chi legge, il 55 ha letto da uno a tre libri, il 23% ha letto da 6 a 4 libri, il 14% da 11 a 7 e il 9% più di 12 libri. I forti lettori (più di 12 libri), leggono mediamente 17 libri l’anno, 3 in più di quanti non ne leggessero nel 2020. Oltre a leggere, acquistano più libri rispetto a prima – in media 12,3 libri, due e mezzo in più dell’anno precedente –, con il 59% delle copie vendute comprato dal 23% dei lettori (quelli che leggono più di 7 copie l’anno).