Green Pass alla prova del nove. Primo giorno nei luoghi di lavoro, tra tamponi, controlli e proteste

Grande attesa – e tensione – per il primo giorno di lasciapassare Covid per accedere ai posti di lavoro. Nel complesso la misura per il contenimento del virus è stata attuata senza particolari disagi, complice anche l’altissima percentuale di cittadini vaccinati e un aumento delle nuove immunizzazioni dopo giorni di stallo. Proseguono, però, anche le proteste dei cosiddetti “No Green Pass”, ossia di coloro che si dichiarano contrari alla misura o chiedono tamponi gratuiti, da non confondere con i No Vax in senso stretto. Oltre alla manifestazione più attesa, quella dei portuali di Trieste, con circa cinquemila partecipanti e le attività del porto rallentate ma comunque regolari, in atto proteste anche negli scali di Ancona e Genova, dove si sono registrati momenti di tensione. A Milano vari presidi, da quello degli studenti dell’Università statale a quello dei lavoratori del trasporto pubblico Atm contrari al Pass. Poi il primo sit-in dei militari no-Pass dell’aeronautica nella storia della base di Sigonella. A Torino presidi davanti l’Avio di Rivalta e la Pirelli di Settimo. Nel centro di Bologna ha sfilato un corteo con circa 8mila partecipanti, un migliaio quelli scesi in piazza a Firenze. Cortei anche a Catania, Napoli, Trento. Ma anche piccole proteste locali: a Badalucco, in Liguria, hanno scioperato tutti e dieci i dipendenti del Comune, di cui uno vaccinato, bloccando completamente le attività. Grande attesa per l’evoluzione della manifestazione del Circo Massimo a Roma, ma nella Capitale si è segnalata anche la protesta individuale degli ex M5s Barillari e Cunial che hanno occupato gli uffici della Regione Lazio. Al momento le dimostrazioni si sono svolte nella gran parte dei casi in modo pacifico e ordinato senza particolari conseguenze per la sicurezza pubblica.