Per i diritti dei lavoratori e contro ogni violenza

di Francesco Paolo Capone, Segretario Generale Ugl

Oggi la Confederazione si è ritrovata, a Roma, in una manifestazione gremita di simpatizzanti, iscritti, sindacalisti e dirigenti Ugl, tutti insieme a difendere la contrattazione collettiva, messa in pericolo nella vicenda Ita. Un’azienda intenzionata a venir meno al Ccnl del Trasporto Aereo, creando un precedente potenzialmente capace – se questa deriva non sarà fermata – di scardinare l’intero sistema attraverso il quale il mondo del lavoro italiano è stato regolamentato per decenni, sancendo diritti e tutele, stabilendo un limite invalicabile a garanzia della dignità dei lavoratori. Quello di Ita è un modus operandi inaccettabile, specie perché la scelta viene non da una multinazionale privata, ma addirittura da un’impresa di proprietà completamente pubblica. In piazza per manifestare la nostra vicinanza ai lavoratori di Alitalia, che già da settimane a livello di categoria stanno denunciando la grave situazione in cui si trovano, ma anche per difendere tutto il sistema della contrattazione collettiva, che sta subendo un attacco molto pericoloso, andando oltre il caso singolo e pensando all’effetto domino che la presa di posizione del management guidato da Altavilla potrebbe scatenare, minando il sistema di relazioni industriali italiano. L’impegno dell’Ugl in difesa della contrattazione collettiva non si esaurirà con la manifestazione di oggi, ma andrà avanti anche attraverso altri eventi, che abbiamo intenzione di organizzare su tutto il territorio nazionale, per portare avanti questa battaglia così importante e anche per riprendere l’abitudine, dopo i mesi di isolamento e distanziamento sociale dovuti al Covid, a stare insieme, a dire la nostra, a far rivivere le nostre piazze nel segno della partecipazione e della democrazia. Ribadendo anche il ruolo del sindacato come strumento di inclusione sociale e politica, specie adesso che il radicamento dei partiti è piuttosto volatilizzato. Un ruolo interpretato da tutti i sindacati, non solo dal nostro. Per questo oggi, nel corso della manifestazione, accanto alla bandiera Ugl, abbiamo sventolato per una volta anche quella della Cgil, per dimostrare nettamente e convintamente la nostra solidarietà dopo l’attacco subito lo scorso sabato. Siamo contro la violenza, senza nessun dubbio e nessuna eccezione. Tante volte l’abbiamo sperimentata contro le nostre sedi e per questo sappiamo bene quanto sia doveroso stigmatizzare chiunque decida, sotto qualunque maschera “politica”, di infrangere le barriere della convivenza civile nel tentativo di innescare un clima di scontro sociale. Gli italiani non hanno bisogno di questo, ma di essere ascoltati e difesi, in questo momento così difficile tra ostacoli e opportunità, per impostare una ripresa che sia all’insegna del dialogo, del pluralismo, del confronto, per trovare le migliori soluzioni per tutti e nell’interesse nazionale.