di Francesco Paolo Capone Segretario Generale UGL

Tra i tanti attacchi al sindacato, di cui molto si parla in questi giorni, e ai diritti dei lavoratori, non si può non citare, ultimo in ordine di tempo, quanto sta accadendo in Ita, la nuova compagnia aerea che tra due giorni farà il suo primo decollo. Ovviamente tutti si augurano il meglio, e così anche noi dell’Ugl, perché di mezzo c’è sia il prestigio di un Paese con una vocazione, che dovrebbe essere ma ancora non è pienamente, turistica sia il destino di migliaia di lavoratori, la cui difesa è la mission principale per un sindacato.

La Segreteria Generale dell’UGL ha scelto, domani 13 ottobre alle ore 10 in piazza Santi Apostoli a Roma, di scendere in piazza per dimostrare insieme a tutte le categorie che rappresenta la vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori dei tanti settori in crisi. Affinché, ad esempio, anche ciò che accade in Ita non sia o, meglio, non diventi un precedente. La nuova Compagnia decollerà con un semplice regolamento aziendale unilateralmente imposto, invece di un contratto collettivo nazionale di lavoro come avviene in tutte le grandi aziende e tanto più per quelle controllate dallo Stato, che ha falcidiato diritti e stipendi. Il Contratto collettivo nazionale di lavoro è un limite invalicabile a garanzia dei diritti e della dignità dei lavoratori. Per la stessa ragione, tutti i presidi e le manifestazioni organizzati dalle sigle sindacali del Trasporto aereo, nelle settimane scorse, vanno considerate non solo a salvaguardia dei dipendenti di un settore, ma a salvaguardia di tutti i lavoratori.

Ecco perché ribadiremo, domani in piazza, la nostra indisponibilità a indietreggiare sul fronte delle tutele, perché si tratta, né più né meno, di un attacco ai diritti di tutti lavoratori e al ruolo di tutto il sindacato italiano. Non vogliamo e non possiamo credere di poter fare concorrenza ai vettori stranieri, imitando compagnie low cost, provenienti di Paesi non paragonabili al nostro né come sistema industriale né come ordinamento giuridico né come sistema di tassazione.

Allo stesso modo, sono da condannare gli attacchi e le violenze a danno dei movimenti sindacali: dall’irruzione nella sede della CGIL di Roma, alle aggressioni e atti di vandalismo alle sedi territoriali dell’UGL di Bologna, Firenze, Genova, Milano, Torino e Monza. La difesa della democrazia e della libertà non ha colore politico e non può essere strumentalizzata a fini elettorali o di parte. Il ruolo dei corpi intermedi appare più che mai essenziale per ribaltare la falsa narrazione delle frange estremiste e salvaguardare le legittime rivendicazioni di tutti i lavoratori. Vi aspettiamo domani in piazza insieme a noi.