La ministra dell’Interno nell’occhio del ciclone per i fatti di Roma. Salvini: «Le chiederemo conto di quello che ha fatto o non ha fatto»

«Chiederemo conto al ministro dell’Interno», Luciana Lamorgese, «di quello che ha fatto di quello che non ha fatto». Lo ha annunciato il leader della Lega, Matteo Salvini, a qualche ora di distanza dai fatti di sabato scorso a Roma, attualmente al centro del dibattito politico: durante la manifestazione contro il Green Pass, alla quale hanno preso parte qualche migliaio di persone, un gruppo di facinorosi legato a Forza Nuova si è staccato dal corteo per assaltare la sede nazionale della Cgil, in via Corso d’Italia, danneggiandola. Dal Partito democratico a Fratelli d’Italia, passando per il Movimento 5 stelle, tutte le forze politiche hanno espresso solidarietà dal sindacato. Che oggi ha ricevuto la visita del presidente del Consiglio, Mario Draghi, ricevuto dal leader Maurizio Landini. L’incontro è durato circa mezz’ora. La ministra dell’Interno, convocata anche dal Copasir, il Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica che intende ascoltare anche il direttore dell’Aisi, Mario Parente, non riferirà in Parlamento a breve: la titolare del Viminale è disponibile a riferire alle Camere il 19 ottobre, ha annunciato il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Lollobrigida, definendola «una vergogna incredibile». Ribadendo che «non esiste nessuna ideologia che giustifichi la violenza e l’aggressione», sempre il leader della Lega ha chiesto di isolare «i violenti dalle piazze, ma teniamole vive e colorate». D’altronde, a Roma e a Milano sabato non c’erano solo i facinorosi, ha osservato Salvini: «C’erano tante famiglie, bambini con i palloncini, che non possono essere messi sullo stesso piano di chi urla e spacca. Bisogna garantire il diritto a manifestare pacificamente per qualunque idea, come sta avvenendo in questi giorni in tante città». «Lascia sbigottiti la totale mancanza di controllo e prevenzione da parte del ministero dell’Interno», ha commentato la leader di FdI, Giorgia Meloni, augurandosi «che i responsabili vengano individuati e puniti». I fatti di Roma confermano «l’inadeguatezza del ministro Lamorgese», ha concluso Meloni.