Su tetto del debito e legge anti-aborto in Texas

Joe Biden crolla nei sondaggi. Secondo una rilevazione della Quinnipiac University, solo il 38% degli americani approva l’operato del presidente, in calo rispetto al 42% di tre settimane fa e al 50% di febbraio. Non solo la questione afghana di agosto: negli ultimi giorni l’agenda politica ed economica di Biden si è molto complicata a causa, anche, delle divisioni interne al Partito democratico sul pacchetto di provvedimenti sociali da 3.500 miliardi di dollari voluto dalla sua amministrazione. Tuttavia nelle ultime ore, il presidente statunitense ha ottenuto due vittorie. In primo luogo, c’è da segnalare l’accordo ottenuto al Senato con i repubblicani che ora gli permetterà di non compromettere ulteriormente la sua agenda economica. L’accordo bipartisan, infatti, prevede di alzare il tetto del debito per due mesi in modo da evitare una crisi di bilancio, ciò di cui Biden aveva bisogno per poter avere via libera sui due piani di investimento per le infrastrutture e per welfare e clima. In questo modo i repubblicani rinunceranno al «filibuster», la pratica di ostruzionismo in aula, consentendo ai democratici di votare a maggioranza semplice (50 più il sì di Kamala Harris in quanto presidente del Senato) l’aumento del debito pubblico. L’altro successo riguarda il tema aborto in Texas: un giudice federale, Robert Pitman, ha bloccato temporaneamente la legge che nello Stato vieta le interruzioni volontarie di gravidanza dopo la sesta settimana anche in caso di stupro e incesto. Già la Corte Suprema degli Stati Uniti aveva respinto la richiesta di bloccarla, così la legge era entrata in vigore a settembre, ma la Casa Bianca aveva deciso di contestare il testo in tribunale perché incostituzionale. Ma la partita non è finita: adesso è il Texas che intende ricorrere in appello contro la decisione del giudice.