Cgil, Cisl, Uil e Ugl in Parlamento: possibile il raddoppio del periodo di comporto

La necessità di rafforzare la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, anche autonome, affetti da malattie oncologiche, invalidanti o croniche. Questo è quello che è emerso nel corso della audizione odierna dei rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl su di un pacchetto di proposte di legge volte, appunto, ad introdurre nuovi strumenti in favore di persone costrette, loro malgrado, a dover affrontare la dura esperienza della malattia. Come noto, al momento, la tutela principale è rappresentato dal rispetto del cosiddetto periodo di comporto, al quale si aggiungono dei permessi retribuiti derivanti dalla contrattazione collettiva, sia nazionale che aziendale, oltre alla possibilità di accedere a turni di lavoro di vantaggio, al part time o al lavoro agile. Sicuramente, però, tutto ciò non basta, nel momento in cui la persona si ritrova a dover fare i conti con una malattia fortemente debilitante e che necessita di lunghe cure, come pure la lunga riabilitazione successiva ad un infortunio. In attesa di capire se il governo intenderà prendere una posizione formale, la discussione odierna si è incentrata su cinque proposte di legge che presentano percorsi a volte differenziati per raggiungere comunque il medesimo obiettivo. Così, mentre la proposta firmata da Debora Serracchiani del Partito democratico punta a raddoppiare il periodo di comporto, altre proposte mirano ad arrivare a 24 mesi di copertura.