È stato premiato per le scoperte sulle fluttuazioni nei sistemi fisici

Giorgio Parisi, 73 anni, fisico teorico  dell’Università Sapienza di Roma e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e vicepresidente dell’Accademia dei Lincei, ha vinto il Premio Nobel per la Fisica 2021 per le scoperte sulle fluttuazioni nei sistemi fisici. Con lui, sono stati premiati anche Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann per i modelli climatici e sul riscaldamento globale. «Tanti altri ricercatori italiani avrebbero meritato il Nobel», ha commentato Parisi, contattato dall’agenzia di stampa ANSA, immediatamente dopo l’annuncio. «Il Nobel sarebbe dovuto andare anche a Nicola Cabibbo, mi dispiace che le scelte della Fondazione Nobel non siano andate in questa direzione», ha aggiunto, sottolineando che «il Nobel è un riconoscimento importante per la scienza italiana, che avrebbe potuto prendere svariati Nobel nella fisica e in altre discipline». Sono venti gli italiani ad aver ricevuto un Nobel, dodici dei quali scientifici – inciso: era dal 2002 che non veniva assegnato un Nobel per la Fisica ad un italiano –, fino ad oggi. «La ricerca è estremamente importante per creare il futuro ed è importante che la ricerca in Italia sia finanziata sul serio», ha concluso Parisi, ricordando che «investire sulla ricerca significa investire sui giovani». «È una giornata storica per l’Italia e per questo voglio dire un grande Grazie a Giorgio Parisi. Credo di poterlo fare a nome di molti», ha commentato la ministra dell’Università e la Ricerca, Maria Cristina Messa. «Dire “complimenti” al nostro neo-vincitore del Premio Nobel per la Fisica è persino riduttivo: Giorgio, con la vita dedicata alla scienza e alla ricerca, con la passione che non lo ha mai abbandonato, è stato negli anni, e continua a esserlo oggi, maestro ed esempio per tanti giovani, ricercatori e non». Secondo la ministra, «la ricerca richiede idee originali, libertà, rigorosità, disciplina; richiede di saper perseguire i propri scopi con alti e molti bassi, ma dà opportunità e speranza al mondo, soprattutto alle nuove generazioni, insegna a usare metodi che spingono al confronto e consentono di giungere a sintesi utili. Anche questa oggi, è la lezione che ci consegna Giorgio Parisi».