«Buone notizie» dalla Nota di aggiornamento al Def: nel 2021 Pil al 6% e al 4,7 nel 2022. Rapporto tra debito pubblico e prodotto scende al 153,5% dal 155,6 del 2020. Occupazione +6,5% nel 2021, +4% nel 2022, +2,3% nel 2023 e +1,6 nel 2024

Oggi il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Nadef). Nella bozza del Documento che già circolava durante il Consiglio stesso e che l’agenzia Public Policy ha diffuso, molte le notizie importanti. Secondo quanto scritto dal ministro dell’Economia, Daniele Franco, nell’introduzione alla Nota di aggiornamento al Def – che poi ha illustrato insieme al presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso di una conferenza stampa – «buone notizie sono giunte dai dati economici: la crescita del Pil reale nel primo semestre dell’anno in corso ha oltrepassato le previsioni e gli indicatori più aggiornati fanno ritenere che il terzo trimestre registrerà un altro balzo in avanti del prodotto. Pur ipotizzando un fisiologico rallentamento della crescita negli ultimi tre mesi dell’anno, la previsione annuale di aumento del pil sale al 6,0%, dal 4,5% ipotizzato nel Def in aprile». «Il più alto livello di Pil e il minor deficit fanno anche sì che il rapporto tra debito pubblico e prodotto non salga ulteriormente quest’anno, come previsto nel Def, ma scenda invece al 153,5 per cento, dal 155,6 per cento nel 2020». Inoltre, «il sentiero programmatico per il triennio 2022-2024 consentirà di coprire le esigenze per le ‘politiche invariate’ e il rinnovo di svariate misure di rilievo economico e sociale, fra cui quelle relative al sistema sanitario, al Fondo di garanzia per le Pmi, all’efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi». Venti i ddl collegati al «completamento della manovra di bilancio 2022-2024», ne citiamo soltanto alcuni: sulla legge quadro per le disabilità, delega sulla riforma fiscale; sul riordino del settore dei giochi; sulla revisione organica degli incentivi alle imprese e potenziamento, razionalizzazione, semplificazione del sistema degli incentivi alle imprese del Mezzogiorno. E ancora: ddl per l’aggiornamento e il riordino della disciplina in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; sulle misure di attuazione del Patto per la salute 2019-2021 e per il potenziamento dell’assistenza territoriale; sul coordinamento e il graduale aggiornamento della fascia anagrafica di riferimento delle politiche giovanili nonché misure per la promozione dell’autonomia e dell’emancipazione dei giovani; sul sistema degli interventi a favore degli anziani non autosufficienti; sulla valorizzazione del sistema della formazione superiore e della ricerca; sulla Legge annuale sulla concorrenza 2021.