L’epicentro del sisma di ieri vicino ad Arkalochori

L’isola più grande della Grecia, Creta, continua a registrare scosse di assestamento, ancora oggi, dopo che ieri un forte terremoto ha provocato la morte di un uomo, danneggiato un migliaio di edifici e lasciato molti senza casa. La scossa di assestamento maggiore ha fatto segnare una magnitudo di 5.3 e si è verificata alle 7.48. L’epicentro del sisma di ieri è stato individuato vicino alla cittadina di Arkalochori, dove un uomo, un operaio edile, è stato appunto ucciso dal crollo della chiesa in cui stava lavorando, mentre una dozzina di persone risultano ferite. Le autorità hanno piantato tende e messo a disposizione camere d’albergo per ospitare le persone costrette ad abbandonare le proprie abitazioni perché ritenute troppo pericolose. Il primo ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, si è recato sul posto. Intanto, non migliora la situazione sull’isola di La Palma (Canarie). Nelle ultime 24 ore altri 76 edifici sono stati distrutti dalla lava del vulcano Cumbre Vieja, in eruzione da domenica 19 settembre, che nel frattempo ha distrutto 589 edifici e 21 chilometri di strade, coprendo 258 ettari di terreno. Nella mattinata di ieri il vulcano si era momentaneamente fermato, per poi rilasciare ancora lava verso sera. Secondo l’agenzia di stampa Efe, la lava è ormai alle porte del municipio di Tazacorte, dopo che nella giornata di domenica aveva sepolto buona parte della località di Todoque.