I dati Istat. Su base annua l’incremento maggiore dal 2000

Continua la fase di ripresa dell’economia italiana, con molti indicatori che riportano variazioni positive, sopratutto se confrontati con lo stesso periodo di un anno fa, quando i livelli di attività erano molto bassi. È il caso dell’industria, per esempio, che a luglio ha registrato la più elevata crescita tendenziale del fatturato dal 2000, riportando un +19,1%, sintesi del +19,0% registrato sul mercato interno e del +19,2% che ha interessato quello estero. Dalle tabelle contenute nell’ultimo resoconto dell’Istituto nazionale di statistica si può notare come a riportare un aumento del fatturato siano stati tutti i principali raggruppamenti di industrie, con l’energia (+31,8%) e i beni intermedi (26,9%) a registrare gli incrementi maggiori. In crescita del 9,9% il fatturato relativo ai beni di consumo (+16,4% per quelli durevoli e +8,6% per i non durevoli) e +16,8% per i beni strumentali. Anche il confronto mensile mostra una dinamica positiva (+0,9%), nonostante l’analisi delle diverse tipologie di industria mostrino andamenti altalenanti. Per i beni di consumo e per i beni intermedi, infatti, l’stat segnala contrazioni rispettivamente dello 0,9% e del -1,2%, con il fatturato legato ai beni di consumo durevoli in calo dell’1,7% rispetto al mese precedente e quello dei beni di consumo non durevoli sceso dello 0,8%. Per i beni di strumentali si registra invece un aumento del fatturato del 4,8% e per l’energia un +3,6%. Nel trimestre maggio-luglio rispetto ai tre mesi precedenti l’indicatore ha registrato un aumento di 4,4 punti percentuali, riflettendo soprattutto le buone performance di beni intermedi (+7,6%) e nei di consumo durevoli (+4,3%).