Da oggi terza dose per circa tre milioni di pazienti “fragili” immunodepressi. Figliuolo: «Presumibilmente nei prossimi giorni ci sarà anche il via liberi per sanitari, lavoratori delle Rsa e fragili». Da Israele risposta anticorpale importante

Sulla terza dose a tutti «la politica si dovrà rimettere a quelle che saranno le indicazioni scientifiche, l’importante è farsi trovare preparati quando sarà il momento», ha detto il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ospite oggi di “Agorà” su RaiTre, nel giorno in cui parte ufficialmente in tutta Italia la campagna per la somministrazione delle terze dosi di vaccino per circa tre milioni di pazienti “fragili” immunodepressi. I soggetti interessati sono principalmente ragazze e ragazzi immunodepressi, trapiantati, con insufficienza renale cronica, in dialisi. Il commissario all’Emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo, ha aggiunto che «presumibilmente nei prossimi giorni ci sarà anche il via liberi per sanitari, lavoratori delle Rsa e fragili». «È un passo avanti importante – ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza – per dare protezione a chi ha un sistema immunitario più debole». Infatti, anche all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma la dose di richiamo è destinata a circa 400 ragazzi e giovani adulti fragili (dai 12 anni in su) seguiti e precedentemente vaccinati presso l’Ospedale Pediatrico della Santa Sede. il generale Figliuolo ha assicurato che si è in attesa di capire che cosa dirà il Cts, prima di arrivare ad una terza dose generalizzata, ma anche che, secondo molti scienziati, la terza dose potrebbe essere posizionata intorno ai 65 anni. Il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario Irccs Galeazzi di Milano, a Cusano Italia Tv ha detto: «Vedremo in autunno-inverno, dove purtroppo credo che un colpo di coda del virus ci sarà e allora forse dovremo fare un richiamo universale. Io però immagino una prospettiva dove il vaccino anticovid si affiancherà a quello antinfluenzale, con la stessa modalità, quella di offrire il richiamo annuale soprattutto alle persone più a rischio». All’Adnkronos Salute Claudio Mastroianni, direttore del Dipartimento di Malattie infettive del Policlinico Umberto I di Roma, ha portato «una ventata di ottimismo» da Israele, in merito ai dati che riguardano la terza dose del vaccino anti-Covid. «C’è una risposta anticorpale preliminare importante – ha detto – e anche il dato clinico evidenzia una riduzione dell’incidenza delle ospedalizzazioni e delle infezioni. Quindi dobbiamo partire e ricordarci poi che quasi tutti i vaccini hanno necessità di tre dosi. Poi dovremmo capire anche quanto durerà la copertura di questa dose addizionale».