I fatti sono avvenuti ieri pomeriggio: tre detenuti feriti dagli spari

Il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Bernardo Petralia è stato inviato dal ministro della Giustizia Marta Cartabia nel carcere di Frosinone, dove un detenuto ha sparato ieri ad altri carcerati, ferendone tre. Un passo indietro: secondo una prima ricostruzione dei fatti, ieri pomeriggio un detenuto di 28 anni, ristretto in Alta Sicurezza per reati connessi alla criminalità organizzata – camorra –, dopo essere stato autorizzato ad uscire dalla cella per fare la doccia, ha puntato una pistola contro un poliziotto penitenziario e si è fatto consegnare le chiavi delle altre celle. Ha poi raggiunto la cella di altri detenuti (albanesi e napoletani) che nei giorni scorsi lo avevano minacciato e picchiato. Dopo aver cercato inutilmente di aprirla, ha sparato all’interno della cella, ferendone tre. Da chiarire il modo in cui l’uomo è possesso dell’arma: stando una delle ipotesi, potrebbe essergli arrivata con un drone. Nel frattempo il detenuto, che aveva illegalmente anche un telefonino, è stato immediatamente trasferito in un altro carcere. Il leader della Lega Matteo Salvini ha espresso «solidarietà alle donne e agli uomini della Polizia Penitenziaria». «Solo per miracolo non ci sono stati feriti: chiediamo al ministro e ai vertici del Dap chiarezza e interventi immediati», ha aggiunto.