Doppia chiave di lettura: il lavoro agile per la conciliazione, ma anche per aumentare la produttività

L’articolo 1 della proposta di legge 3150 – Zangrillo e altri (Forza Italia), presentata il 3 giugno 2021, sostituisce l’articolo 18 della legge 81/2017, che contiene la definizione di lavoro a distanza e di lavoro agile, intese come modalità per incrementare la produttività e agevolare la conciliazione. Nel complesso, la proposta di legge poggia su alcuni tasselli: la stipula di accordi individuali; l’individuazione di criteri di priorità (nell’ordine, lavoratrici post congedo; lavoratori con figli disabili; lavoratori disabili; caregiver familiari); il riconoscimento dei premi di produttività anche in caso di lavoro agile. L’articolo 2 introduce l’articolo 18-bis, il quale permette al datore di lavoro di assumere direttamente personale da destinare a modalità di lavoro a distanza. L’articolo 3 sostituisce l’articolo 19 della legge 81/2017 sulla forma e il recesso dell’accordo individuale, mentre l’articolo 4 apporta alcune integrazione e modifiche all’articolo 20, con il riconoscimento del diritto a partecipare alle attività formative. L’articolo 5 integra l’articolo 21 con l’aggiunta del richiamo al lavoro a distanza, mentre l’articolo 6 interviene allo stesso modo sull’articolo 22, l’articolo 7 sull’articolo 23, l’articolo 8 sulla rubrica del capo II. L’articolo 9 esclude il lavoro a distanza dalla applicazione dell’articolo 23 sulla assicurazione obbligatoria per gli infortuni e le malattie professionali. La proposta di legge 3150 presenta dei punti di contatto con diverse delle precedenti.