Francia irritata per accordo sfumato con Canberra

In linea teorica non è un partenariato espressamente anti-Cina e, soprattutto, neanche nato già crea una serie di malumori a livello internazionale. Quello sancito da Stati Uniti, Regno Unito e Australia – e annunciato dai leader dei tre paesi, Joe Biden, Boris Johnson e Scott Morrison – è a tutti gli effetti un accordo di sicurezza per la zona indo-pacifica (l’alleanza si chiamerà Aukus), che comprende misure legate a difesa, condivisione di informazioni e tecnologia, cybersicurezza e intelligenza artificiale, secondo molti in risposta alla minaccia cinese. Il nuovo partenariato di sicurezza consentirà all’Australia di dotarsi di sottomarini a propulsione nucleare, una circostanza che però non piace a Nuova Zelanda e Francia. La prima ha già fatto sapere che non revocherà il divieto – decennale – alle navi a propulsione nucleare che entrano nelle sue acque, mentre la seconda non ha nascosto la propria irritazione per la decisione australiana di provvedere da sé alla costruzione di sottomarini di questo tipo, facendo saltare un accordo da 90 miliardi di dollari australiani con la Francia per la fornitura. «La scelta americana, che porta a rimuovere un alleato e un partner europeo come la Francia da una partnership di lunga data con l’Australia, mentre ci troviamo di fronte a sfide senza precedenti nella regione indo-pacifica, segna una mancanza di coerenza di cui la Francia non può che rammaricarsi», il commento del ministero degli Esteri francese. «La Francia resta un partner chiave e non c’è alcuna divisione ragionevole che separa gli interessi dei partner atlantici e pacifici», ha tuttavia assicurato Biden. Contraria all’accordo la Cina, che l’ha definito «estremamente irresponsabile».