Caro bollette: vertice tra Draghi e Cingolani, intervento «strutturale» atteso a giorni. «C’è da mettere in piedi un intervento strutturale» ovvero «riscrivere il metodo di calcolo della bolletta energetica». L’impiego di risorse pari a 3 miliardi di euro

Potrebbe slittare alla settimana prossima, l’intervento del Governo per calmierare l’atteso aumento delle bollette. Dunque, non sarebbe sul tavolo del Cdm di oggi iniziato alle 16.00. Stamattina, vertice tra il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, mirato a calmierare gli attesi aumenti delle bollette di luce e gas che scatteranno con il prossimo aggiornamento dell’Arera, previsto per ottobre. Dunque, con tempo sufficiente all’Esecutivo per intervenire. Secondo indiscrezioni, diffuse dall’agenzia Public Policy, si prospetterebbe un impegno economico pari a circa 3 miliardi, in aggiunta a quelli (1,2) già stanziati lo scorso luglio. Il lavoro sul dossier è stato quindi aperto oggi, ma gli approfondimenti tecnici richiedono qualche giorno in più. Cosa verosimilmente aspettarsi? Lo ha spiegato dai microfoni di Radio Anch’io lo stesso ministro Cingolani: «Bisogna ragionare su come viene costruita la bolletta “energetica”», il che significa che l’obiettivo è «riscrivere un po’ il metodo di calcolo. Lo stiamo facendo in queste ore. Stiamo lavorando», ha assicurato. Un intervento strutturale è necessario perché, «per quanto possa sembrare che si stiano saturando gli aumenti di costi, questi ultimi rimarranno in bolletta». Ecco perché bisogna mettere mano alla parte strutturale. La questione o, meglio, il problema è nel mercato. Il gas sta aumentando «in maniera costante essendo la materia prima per produrre elettricità e noi ne avremo un effetto importante sulla bolletta. Circa l’80% degli aumenti vengono dal gas. C’è da mitigare innanzitutto il trimestre» e poiché il trimestre chiude a fine mese, solo a fine mese «avremo i numeri precisi», ma già si sa che «l’aumento è importante e questo succede in tutto il mondo e in tutta Europa perché è un mercato globale». Gli aumenti terrorizzano tutti: lavoratrici e lavoratori, famiglie e imprese. Confcommercio ha stimato che, per il prossimo mese di ottobre, gli incrementi dei costi per le imprese potrebbero attestarsi sul 42 e sul 38% rispettivamente per elettricità e gas. Si prevede, ha diffuso in una nota l’associazione dei commercianti, che già dal prossimo mese di ottobre, il prezzo unico nazionale possa registrare un incremento di quasi il 50% rispetto al trimestre precedente e di oltre il 400% rispetto al corrispondente trimestre del 2020.