Si va verso dl unico in Cdm per obbligo a lavoratori pubblici e privati. Salvini: «Vedremo la proposta del governo»

Il governo sembra intenzionato ad accelerare sul green pass. Si ragiona su un decreto unico per estendere l’obbligo della certificazione da metà ottobre ai lavoratori pubblici e privati. E il provvedimento potrebbe arrivare già domani sul tavolo del Cdm. Anche in questo senso va inteso l’incontro del premier Mario Draghi con i sindacati nel pomeriggio di oggi. E ancor di più un senso trovano le parole che lo stesso presidente del Consiglio ha pronunciato ieri in occasione dell’intitolazione di un’aula dell’Università di Bologna a Beniamino Andreatta, citandolo: «“Le cose vanno fatte perché si devono fare, non per avere un risultato immediato”, anche quando sono impopolari». Il discorso era esteso alle riforme previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma si fatica a non rivolgere tale pensiero anche alle possibili nuove misure legate alla certificazione verde. Mariastella Gelmini, ministra per gli Affari regionali, aveva anticipato in un primo momento a Radio Rai che «si va verso l’obbligo del certificato verde non solo per i lavoratori del pubblico impiego, ma anche per quelli del settore privato. Solo immunizzando la stragrande maggioranza della popolazione – ha poi aggiunto – possiamo contenere i contagi. Abbiamo intrapreso una strada chiara, il Consiglio dei ministri di domani sarà sicuramente un momento importante». Il leader della Lega, Matteo Salvini, il quale nelle scorse ore si era detto d’accordo con Zaia, cioè su un uso limitato del green pass, sull’argomento aveva già detto la sua, intervenendo a Radio Anch’io, su Rai Radio 1: «Aspetto la proposta del governo, di capire, chi, come e perché, con la possibilità di avere i tamponi. Ringrazio i 40 milioni di italiani che si sono vaccinati. Se si tratta di case di riposo, di chi è a contatto con il pubblico, va bene, se si tratta di chi è chiuso da solo in ufficio… Ma per ora non dico nulla, non si parla sui se, vedremo la proposta del governo». Contrarietà all’estensione era stata ancora una volta espressa invece da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. Che ieri, durante un evento per le elezioni regionali in Calabria, ha parlato di «arma di distrazione per non far vedere che il governo non si è messo in sicurezza sulla riapertura sulle due principali direttrici che c’erano», vale a dire i mezzi di trasporto pubblici e le scuole.