Si parla di uno scontro con uomini Haqqani

Eppure i talebani tornati al potere in Afghanistan sembrano più divisi di quanto non siano voluti apparire in queste settimane. Per qualche giorno c’è stato un mistero attorno al silenzio del vicepremier del governo provvisorio, il mullah Abdul Ghani Baradar. Le notizie di oggi, riportate dal Pashtun Times su Twitter, che a sua volta cita «un membro della famiglia del leader talebano», ricoverato a Kandahar dopo essere rimasto ferito in uno scontro con membri della rete Haqqani la scorsa settimana. Baradar, adesso, «è sotto la protezione del Pakistan e i familiari non sono ancora autorizzati a vederlo». Nei giorni scorsi – è quanto si ritiene essere accaduto secondo alcune voci riportate dai media –, il mullah avrebbe avuto una violenta lite con gli Haqqani nel palazzo presidenziale di Kabul dopo la quale avrebbe lasciato Kabul per tornare a Kandahar, dove però non è più apparso in pubblico. Dunque, lo scenario che emerge è quello di un movimento le cui fazioni interne sono in lotta tra loro, nonostante la rapida riconquista del paese subito dopo il ritiro americano. Un ruolo cruciale, in questo senso, secondo molti osservatori internazionali, è quello che si può ritagliare, per l’appunto, il Pakistan. Che intanto ospita la nazionale di calcio femminile afghana, che nelle scorse ore è arrivata in Pakistan con i familiari, in cerca di un rifugio. Quanto alle sorti della popolazione afghana, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato: «Dobbiamo fare di tutto per evitare il rischio di una grande carestia e di un disastro umanitario. Per questo aumenteremo il nostro aiuto umanitario di 100 milioni di euro, parte di un nuovo pacchetto di sostegno per l’Afghanistan».