Convenienza e italianità dei prodotti sono i fattori che influenzano di più i consumatori

Nel decidere se acquistare (o meno) un prodotto, gli italiani badano poco alla sua sostenibilità. A rivelarlo è una ricerca realizzata dal centro studi Nomisma, presentata questa mattina nel corso di un webinar sul contributo della filiera agroalimentare agli obiettivi di neutralità climatica. Dall’analisi emerge che soltanto la metà degli italiani acquista i prodotti alimentari tenendo in considerazione la sostenibilità mentre meno della metà confessa di essere disposta a sborsare qualche euro in più per avere un prodotto di qualità e sostenibile. Qualche piccolo cambiamento c’è stato rispetto al passato: oltre la metà degli italiani dichiara di aver acquistato prodotti di marca diversa da quelli comprati abitualmente, perché avevano imballaggi più sostenibili.

Gli italiani sono molto sensibili ai temi legati all’ambiente e al suo rispetto, almeno a parole: secondo Nomisma, l’87% sostiene che la situazione ambientale del pianeta sia molto grave e sette italiani su 10 sono sicuri di poter fare molto per l’ambiente come individui. Le cose prendono una piega diversa quando si passa ai fatti: il 52% dei consumatori italiani adotta regolarmente comportamenti di acquisto sostenibili e il 46% è pronto a pagare qualcosa di più per comprare un prodotto alimentare più verde. Tra i fattori che influenzano le abitudini di acquisto spiccano la convenienza (41%) e l’italianità dei prodotti (40%). Una quota minore ha indicato la sostenibilità (32%). Anche il packaging ha un ruolo importante, però: un imballaggio “green” influenza la scelta dei prodotti per il 28% degli italiani. Cosa rende un prodotto sostenibile, del resto, secondo gli italiani? A questa domanda i partecipanti al sondaggio hanno replicato, dividendosi tra quanti hanno indicato la risposta nel metodo di produzione (33%), nel packaging (33%), nell’origine e la filiera (21%) e nella responsabilità etica e sociale (9%).