Si pensa anche alla revisione del catasto, ma Forza Italia e Lega dicono no a più tasse sulla casa: «Nessun inasprimento delle imposte sugli immobili»

Del resto già in estate era stato indicato tra i temi “caldi” in vista della ripresa dopo la pause di agosto, fatto sta che il governo sembra intenzionato ad accelerare e a portare in Consiglio dei ministri, già questa settimana, la delega fiscale. Agenzie e giornali parlano di conferme che arriverebbero da diverse fonti dell’esecutivo. Il testo dovrebbe affrontare diversi temi, dalle semplificazioni del fisco al calo dell’Irpef per i ceti medi, il taglio del cuneo fiscale e potrebbe contenere anche la delicata riforma del catasto. Ed è non a caso quest’ultimo punto uno dei tasti più commentati nelle ultime ore. «Si rispetti la volontà del Parlamento, che attraverso la commissione Finanze si è espressa, pressoché all’unanimità, sul fatto di evitare la revisione del catasto, aumentando di fatto la tassazione sugli immobili», scrive ad esempio su Facebook il deputato di Forza Italia, Sestino Giacomoni, membro del coordinamento di presidenza del partito, il quale prosegue: «Così come, per quanto riguarda l’aumento delle bollette, troviamo insieme, in commissione, una soluzione. Forza Italia ha una sua proposta: niente Iva, a fronte di un aumento così sostanzioso delle bollette». Sul tema si fa sentire anche la Lega, che dichiara, attraverso Alberto Bagnai, responsabile economico del partito, e Alberto Gusmeroli, vicepresidente della commissione Finanze della Camera, di essere «assolutamente contraria» a qualsiasi ipotesi di inasprimento delle imposte sugli immobili. «La posizione della Lega e del Parlamento sul tema è chiara: nessun inasprimento delle imposte sugli immobili, né diretto né indiretto, nessuna revisione degli estimi catastali, neanche sotto la foglia di fico della “parità di gettito”. La casa in Italia è già supertassata: non possiamo permetterci che un ulteriore aumento della tassazione stronchi la ripresa nel 2022, ripetendo l’errore fatto nel 2012 con l’entrata in vigore dell’Imu», spiegano i due parlamentari della Lega. Capitolo green pass: non si esclude l’obbligo per il lavoro pubblico e privato. Per il momento, un primo step atteso in settimana, riguarderà la pubblica amministrazione. Ma l’idea di estenderlo anche al privato c’è e nelle scorse ore qualcosa aveva fatto capire anche il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. «Quella di estendere il green pass a tutti i lavoratori è un’ipotesi in discussione. L’esigenza delle aziende è di avere la sicurezza per chi opera nei reparti. Credo, quindi, che si andrà verso un’estensione senza discriminare nessuno», aveva infatti riferito il ministro all’Ansa.