Lagarde precisa: «Non stiamo facendo tapering, ma stiamo ricalibrando il programma»

«Non stiamo facendo tapering, stiamo ricalibrando il PEPP», il Programma di acquisto per l’emergenza pandemica, «così come abbiamo già fatto a dicembre e a marzo». Così la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, nel corso della conferenza stampa a margine della riunione di politica monetaria. Che ha deciso all’unanimità un riduzione moderata degli acquisti nell’ambito del PEPP – confermata la portata e la durata del Pepp, che resta a 1.850 miliardi e proseguirà fino a marzo 2022 o fino alla fine della crisi pandemica – e di mantenere i tassi di interesse fermi: il tasso principale rimane a zero, il tasso sui depositi a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%. Rispettate le attese degli analisti. Sono state riviste al rialzo le stime per l’inflazione dell’Eurozona per il 2021, il 2022 e il 2023: la Bce le ha alzate rispettivamente a 2,2%, 1,7% e 1,5%. Dopo il 3% registrato ad agosto, la Banca centrale europea si aspetta «un rialzo ulteriore in autunno». Seguito da «un calo nel prossimo anno», ha annunciato Lagarde. «L’attività economica potrebbe superare le nostre aspettative se i consumatori spendessero più di quanto atteso attualmente e utilizzassero in meno tempo i risparmi accumulati durante la pandemia», ha osservato Lagarde, aggiungendo che «un miglioramento della situazione della pandemia in tempi più rapidi potrebbe inoltre determinare un’espansione più vigorosa rispetto alle previsioni attuali».