«Seri problemi di sicurezza sono stati estremamente rari»

L’EMA, l’Agenzia europea per i medicinali, monitora quotidianamente l’andamento della campagna vaccinale europea, diffondendo periodicamente un rapporto. Nell’ultimo, l’EMA riferisce che la stragrande maggioranza degli effetti collaterali dei vaccini denunciati sono «lievi e di breve durata, seri problemi di sicurezza sono stati estremamente rari», sottolineando anche il numero delle somministrazioni effettuate: dall’inizio della campagna vaccinale all’inizio di settembre, sono state oltre 528 milioni le dosi somministrate nei Paesi dell’Unione europea e in quelli dello Spazio economico europeo. L’EMA ribadisce che gli effetti collaterali sono monitorati e «sono valutati in decine di migliaia di partecipanti a studi clinici», assicurando che «gli standard scientifici dell’EMA per sicurezza, efficacia e qualità» sono rispettati. Il rapporto scende poi nel dettaglio, riferendo il numero esatto dei casi segnalati: secondo i dati aggiornati al 2 settembre, i casi segnalati di sospetti effetti collaterali – termine che indica gli «eventi medici che sono stati osservati dopo la vaccinazione, ma che non sono necessariamente correlati o causati dal vaccino» –, dopo la somministrazione del vaccino Pfizer-BioNTech sono stati 302.517 su oltre 392 milioni di dosi. Su 68,4 milioni di vaccini AstraZeneca, invece, i casi di sospetti effetti collaterali sono stati 184.679. Più contenuti i numeri per i vaccini Moderna (54,2 milioni di dosi e 64.885 sospetti effetti collaterali) e Janssen (13,8 milioni di somministrazioni e 20.206 sospetti effetti collaterali), anche a fronte di un minor numero di dosi somministrate.