Il sottosegretario 5Stelle Accoto contro le regioni per i ritardi nelle assunzioni

Il capitolo reddito di cittadinanza si arricchisce di una nuova polemica. Dopo tutte le considerazioni espresse nei giorni sulla reale efficacia dello strumento rispetto agli obiettivi indicati, la sottosegretaria al lavoro, Rossella Accoto, punta il dito sul ritardo delle regioni nella assunzione di 11.600 unità di personale da impiegare nei centri per l’impiego, i quali, come noto, soffrono una atavica carenza di organico, cosa che inevitabilmente si riflette sulla difficoltà a favorire l’incontro fra domanda e offerta di lavoro, fermo da tempo immemore a percentuali ridotte, vicine al 4%. La polemica riguarda pure il reddito di cittadinanza poiché nel pacchetto di assunzioni sono ricomprese anche quelle relativa ai poco meno di 3mila navigator, la figura ibrida pensata per assistere l’operatore del centro per l’impiego e non per interfacciarsi con l’utenza finale, imprese comprese. Insomma, un pasticcio che risale ai tempi di Luigi Di Maio ministro del lavoro e che, non a caso, oggi viene rilanciato proprio dal sottosegretario in quota 5Stelle. Di certo, in tutta questa storia, ha pesato la gestione Parisi dell’Agenzia nazionale per le politiche attive, considerato soprattutto che le stesse regioni non erano granché convinte della necessità di stabilizzare i navigator, se non altro per le modalità di selezione decisamente più leggere rispetto a quelle normalmente adottate nei concorsi pubblici.