Obbligo vaccinale, settimana decisiva per capire se può essere evitato. Per il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, «deve restare l’ultima spiaggia, ma intanto bisognerà convincere milioni di persone a vaccinarsi»

Inizia da oggi una «settimana chiave», dopo la frenata di agosto della campagna vaccinale: a settembre sarà necessario riprendere il ritmo precedente, onde evitare l’aumento dei contagi e il rischio di nuove chiusure. In occasione della sua visita al Salone del Mobile di Milano, evento simbolo della ripartenza della capitale lombarda che sta accogliendo decine di migliaia di visitatori, il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, sull’ipotesi dell’obbligo di Green Pass nelle aziende e nel settore pubblico, ha dichiarato che «una cosa è certa: per la ripresa dell’attività economica, visto che parliamo di questo Salone, dobbiamo garantire condizioni di sicurezza. Le condizioni di sicurezza esigono che chi frequenta i luoghi affollati in qualche modo dia garanzie di non contagiare nessuno. Quindi, il Green pass è una misura che va esattamente in questa direzione. Quindi, ne prevedo un’ulteriore estensione». Secondo il presidente dell’Aifa, Giorgio Palù, «chi svolge un pubblico impiego non dovrebbe venire meno al dovere sociale di proteggere gli altri».

Per il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervistato da La Stampa l’obbligo vaccinale «deve restare l’ultima spiaggia, ma intanto bisognerà convincere quei milioni di persone a vaccinarsi». Sileri si riferisce ai 3,4 milioni di ultracinquantenni senza copertura vaccinale e cioè senza neanche la prima dose. Come convincerli? «Non dico di censurarli – i no vax – ma bisogna dare la parola agli scienziati veri».  «Bisogna prevedere una campagna d’autunno “face to face”» con medici di famiglia e farmacisti impegnati a convincere i dubbiosi perché «hanno un contatto diretto con il cittadino», ha detto Sileri. Che cosa pensano gli operatori economici, in merito? Sappiamo già che Confindustria è per introdurre l’obbligo nelle aziende e nella Pubblica Amministrazione. La Fipe-Confcommercio, da sempre a favore dei vaccini e dell’introduzione dell’obbligo di green pass per i dipendenti dei pubblici esercizi, auspica che «quest’ultimo sia esteso anche a tutte le altre categorie economiche e che si chiariscano alcuni punti fondamentali». In primis, «bisogna riflettere sui tempi di introduzione di tale misura per dare un preavviso congruo e consentire a chi non fosse ancora vaccinato di mettersi in regola. Un’imposizione a stretto giro rischierebbe di causare la chiusura di migliaia di esercizi per mancanza di personale». Sarebbe meglio allora evitare «l’ultima spiaggia» e convincere gli scettici.