Il Forum Ambrosetti, la caduta del PIL italiano è stata la peggiore degli ultimi 150 anni

Gli anni 2020 e 2021, il biennio interessato dalla pandemia di coronavirus, sono stati incredibili, ha ricordato Valerio De Molli, amministratore delegato e managing partner di The European House Ambrosetti nel corso dell’intervento di apertura del Forum Ambrosetti di Cernobbio. «Il 2020 – ha sottolineato – ha registrato la più profonda crisi globale mai vissuta dalla nostra generazione, il crollo del Prodotto Interno Lordo mondiale è stato 32 volte peggio della peggiore crisi precedente, mentre l’8,9% di contrazione del pil italiano è stato il quarto peggiore dei 150 anni della storia dell’italia, preceduto solo dai 3 anni della seconda guerra mondiale. Oltre agli impatti economici, anche le conseguenze sociali della pandemia sono state enormi e asimmetriche, mettendo a rischio la tenuta dei paesi». Uno dei punti cardine, secondo De Molli è la necessità di «una maggiore inclusione femminile nell’economia, quello che gli anglosassoni definiscono con grande efficacia women empowerment». «L’eliminazione del gender pay gap e l’aumento del tasso di occupazione femminile (fino a eguagliare quello maschile per ognuno dei paesi del G20) – ha spiegato – potrà generare fino a 9 trilioni di dollari di Pil aggiuntivo nei paesi G20 (circa 12% del totale), di cui 110 miliardi di euro solo per l’Italia (circa 6,7% del pil italiano), pari a 9 volte l’impatto annuo del Pnrr». Parlando poi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha detto che è «fondamentale cogliere questa opportunità, il piano nazionale di ripresa e resilienza ha tra i propri obiettivi di fondo la promozione dell’occupazione femminile attraverso misure e investimenti ad hoc».