Una settimana di tempo in più per chiarire i diversi aspetti rimasti irrisolti

Come anticipato ieri, nel pomeriggio il ministro del lavoro e delle politiche sociali, Andrea Orlando, ha posticipato al prossimo 8 settembre, sempre alle ore 16, l’incontro in videoconferenza con i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confindustria e le altre sigle sindacali e datoriali, già programmato per oggi. Ufficialmente, il rinvio nasce dalle difficoltà di qualche organizzazione a garantire la propria presenza al tavolo per impegni concomitanti, ma è di tutta evidenza che la problematica è molto più ampia e complessa. La riunione di quest’oggi, rinviata appunto a mercoledì prossimo, avrebbe dovuto affrontare la questione delle politiche attive, un argomento che investe direttamente, per competenza istituzionale, anche le regioni, chiamate a disciplinare tutta una serie di aspetti connessi alle attività formative e agli stessi enti di formazione. Le anticipazioni contenute all’interno della prima traccia consegnata dal ministro alle parti sociali portano verso un maggiore coinvolgimento degli enti paritetici per la formazione continua, espressione degli accordi intercorsi fra sindacati e associazioni datoriali. Il problema, in questo caso, è che nel recente passato le risorse destinate a questi enti hanno subito una decurtazione che oggi appare ancora più anacronistica nel momento in cui si chiede agli stessi di favorire la riqualificazione delle persone disoccupate.