Milano: in pochi secondi divampa l’incendio. Distrutto un grattacielo di 18 piani

Mentre i Vigili del Fuoco sono al lavoro in via Antonini, nella periferia di Milano, per mettere in sicurezza il palazzo di 18 piani, la “Torre del Moro” costruita 10 anni fa, nel quale ieri pomeriggio è divampato un incendio che, ancora stamattina, in alcuni punti del palazzo e precisamente ai piani alti era ancora in fase di spegnimento, si cerca in queste ore di ricostruire la dinamica di un incidente che avrebbe potuto generare effetti ben peggiori. Molto simile a quello di qualche anno fa alla Grenfell Tower di Londra, in cui nella capitale britannica hanno perso la vita più persone dalla Seconda Guerra Mondiale, nel caso di Milano, grazie ai Vigili del Fuoco e ai soccorsi immediati – per  un impegno totale di 70 uomini e 17 mezzi – nessuna segnalazione di vittime e feriti, nonostante il rogo abbia distrutto un palazzo di 18 piani. Quasi un miracolo se si pensa che l’incendio, iniziato attorno alle 17.45, ha interessato due civici, il numero 32 e il 34, dove abiterebbero circa 70 famiglie.

Tra le concause del rogo: la facciata dell’edificio bruciata ad una velocità inspiegabile lascia immaginare che il materiale con cui era rivestito l’edificio non sarebbe stato ignifugo; l’”effetto camino” ovvero le fiamme si sarebbero propagate con maggiore forza sfruttando l’aria circolante in un’intercapedine tra i pannelli che ricoprono la facciata del grattacielo e la struttura del palazzo; un probabile cortocircuito al 15° piano, dove si sono originate le fiamme, come dimostrato da un video agli atti dell’inchiesta. Ma, come precisato dagli inquirenti, non è possibile ancora avere risposte precise sulle cause. Al momento e in seguito a controlli alla statica dell’edificio, non ci sarebbe il rischio di un crollo della facciata esterna ma potrebbero verificarsi alcuni cedimenti interni. La squadra di polizia giudiziaria, coordinata dai magistrati, ha ispezionato tutti gli appartamenti del palazzo, dove al suo interno si è recato per un sopralluogo anche il procuratore aggiunto, Tiziana Siciliano. Quando saranno svolti tutti gli accertamenti strutturali potrebbe anche essere valutata l’ipotesi di demolire l’intera “Torre del Moro”. La preoccupazione maggiore è per le famiglie che hanno perso tutto, una vita intera, insieme anche agli animali e alla casa.

Al momento le ipotesi di reato al vaglio del dipartimento Tutela della salute, dell’Ambiente e del Lavoro della Procura di Milano sono quelle di disastro o incendio colposo.