Lo rivela il monitoraggio indipendente realizzato dalla Fondazione Gimbe

Nuovi casi in aumento, seppure lievemente, terapie intensive, ricoveri e decessi in crescita. Questo è il bilancio della settimana che va dal 18 al 24 agosto tracciato dalla Fondazione Gimbe, che analizza indipendentemente l’andamento della pandemia, denunciando anche un brusco rallentamento della campagna vaccinale: la media mobile a 7 giorni è passata dal picco di oltre 592mila somministrazioni giornaliere del 28 luglio a poco più di 198mila il 20 agosto. A pesare sono diversi fattori: le mancate prenotazioni durante le vacanze da parte degli utenti, le ferie degli operatori sanitari, la progressiva riduzione delle seconde dosi da somministrare. Rispetto alla settimana precedente, i nuovi casi sono cresciuti del 4,3%, i pazienti ricoverati del 16,2% e le terapie intensive del 19,1%. Negli ultimi giorni sono stati registrati 345 decessi, con una media giornaliera di 49 morti, in aumento rispetto ai 34 della settimana precedente. «I nuovi casi settimanali, dopo la stabilizzazione della scorsa settimana, fanno registrare un lieve incremento visibile anche nella media mobile dei casi giornalieri, pur rimanendo sottostimati dall’insufficiente attività di testing e dalla limitata attività di tracciamento dei contatti», osserva il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta. Il monitoraggio registra un aumento percentuale dei nuovi casi in 8 Regioni e quello dei casi attualmente positivi in 13 Regioni. Tredici Province hanno oltre 150 casi per 100.000 abitanti, tutte al Sud: Caltanissetta (318), Ragusa (281), Enna (268), Cagliari (239), Siracusa (234), Trapani (195), Messina (185), Catania (180), Reggio Calabria (169), Sud Sardegna (167), Palermo (163), Prato (163) e Agrigento (156). In termini assoluti, i posti letto occupati da parte di pazienti Covid in area medica sono 4.036, stando al dato aggiornato al 24 agosto. Il 16 luglio, erano 1.088. La crescita percentuale è stata del 271%, analoga a quella registrata per le terapie intensive: attualmente sono 504, il 234% in più rispetto alle 151 del 14 luglio. La Fondazione Gimbe sottolinea che il dato a livello nazionale rimane basso – 7% in area medica e 6% in area critica –, seppure esistono notevoli differenze a livello regionale. Per l’area medica si collocano sopra la soglia del 15% Sicilia (19%) e Calabria (15,2%); per l’area critica sopra la soglia del 10% Sardegna (11%) e Sicilia (11%).