Si tratta di un’area equivalente a Roma, Napoli e Milano

Dall’inizio del 2021, in Italia, 158.000 ettari sono andati a fuoco. Si tratta di una superficie enorme, equivalente alle città di Roma, Napoli e Milano messe insieme. A tracciare il bilancio è Europa Verde in un dossier che raccoglie i dati dell’EFFIS, l’European Forest Fire Information System, e del CNR, il Consiglio nazionale delle Ricerche, aggiornati al 24 agosto 2021. Gli incendi hanno danneggiato anche la biodiversità: a causa dei roghi, molti animali sono morti e quelli che sono riusciti a sopravvivere non hanno più un habitat dove continuare a vivere. «L’elemento che rende la situazione ancor più grave è che uno strumento determinante per la salvaguardia del territorio come il catasto degli incendi non viene sufficientemente utilizzato, con i dati fermi e non aggiornati per anni», denuncia il rapporto. Che sottolinea anche un altro (enorme) problema: la desertificazione. Secondo il Cnr, le aree a rischio sono il 70% in Sicilia, il 58% in Molise, il 57% in Puglia, il 55% in Basilicata, mentre in Sardegna, Marche, Emilia-Romagna, Umbria, Abruzzo e Campania sono comprese tra il 30 e il 50%, dati che indicano che «il 20% del territorio italiano in pericolo di desertificazione», osserva Europa Verde. C’è di che preoccuparsi: «La desertificazione rappresenta il risultato finale di un complesso sistema di interazioni che porta a pregiudicare, in modo pressoché irreversibile, la capacità produttiva degli ecosistemi naturali, agricoli e forestali».