Nelle ultime 24 ore, trasferite circa 10.400 persone

La situazione è ancora incandescente, in Afghanistan. Proseguono le operazioni di evacuazione: la Casa Bianca ha riferito che 28 voli militari C-17 e C-130, partiti dall’aeroporto internazionale Hamid Karzai di Kabul, hanno trasportato circa 10.400 persone fuori dal Paese, adesso quasi interamente controllato dai Talebani. Molte altre sono ancora bloccate all’aeroporto: sono circa ventimila, riferisce la CNN. Da oggi, non tutti possono accedere all’aeroporto: gli Stati Uniti hanno deciso di concedere l’ingresso soltanto ai cittadini statunitensi, a quelli NATO e ai possessori della Green Card. Ieri il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha ringraziato l’Italia, che, secondo quanto annunciato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, accoglierà 2.500 afghani, la Spagna e la Germania per l’aiuto offerto agli Usa in questa delicata fase, dove non mancano episodi di violenza. Questa mattina, un gruppo armato ha aperto il fuoco contro le forze di sicurezza afghane, uccidendone un membro e ferendone tre. Nello scontro sono intervenuti anche dei soldati americani e tedeschi. Gli Stati Uniti intendono lasciare completamente il Paese il 31 agosto. «C’è ancora molto da fare», ha ammesso Biden. Dal 14 agosto, giorno in cui i Talebani hanno preso il controllo di Kabul, sono state evacuate trentamila persone.