Secondo il presidente della Liguria Toti «vaccinarsi deve essere obbligatorio sopra i 50 anni». Meloni: «Green pass dannoso per la nostra economia»

«Oggi in Italia superiamo il 70 percento di persone vaccinabili che hanno avuto almeno la prima dose. È un risultato molto incoraggiante». Così scrive il ministro della Salute, Roberto Speranza, sul suo profilo Facebook. «Dobbiamo continuare su questa strada – ha quindi aggiunto – perché i vaccini sono lo strumento migliore per aprire una stagione diversa. Grazie a tutta la squadra che lavora ogni giorno a questo obiettivo in ogni angolo del paese». Secondo il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, intervistato dal Corriere della Sera, «vaccinarsi deve essere obbligatorio sopra i 50 anni. Perché non si può far gravare un ulteriore peso di questa pandemia sulle spalle dei ragazzi: con i loro sacrifici, dalla didattica a distanza alle serate in casa durante il lockdown, hanno già garantito la salute di nonni e genitori. Ora basta». Ieri il commissario per l’emergenza, Francesco Figliuolo, in una lettera alle Regioni aveva comunicato che ​dal 16 agosto tutti i ragazzi tra i 12 e i 18 anni potranno vaccinarsi senza prenotazione. Alla domanda se è in disaccordo con Figliuolo, Toti risponde che «quello sforzo straordinario che chiede il generale Figliuolo mira ad assicurare un ritorno a scuola in sicurezza. Va nella stessa direzione degli open day di Ferragosto e dei camper per la vaccinazione nelle località di vacanza e nei luoghi di ritrovo serale, che ho promosso anche io in Liguria. Va bene sollecitare i ragazzi ma bisogna obbligare quegli adulti e quegli anziani che resistono agli appelli a vaccinarsi». Quanto al green pass obbligatorio per andare al ristorante o allo stadio, «è una misura che condivido assolutamente, ma potrebbe non bastare. Io la estenderei, alla ripresa a settembre, anche ad altre attività: per entrare nei centri commerciali, nei negozi, nei supermercati, per salire sull’autobus. Si dovrebbe poter accedere senza certificazione vaccinale soltanto negli alimentari e nelle farmacie. Libero di non vaccinarti? Va bene, ma te ne stai chiuso in casa». Di segno opposto, la posizione della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, intervistata sempre dal Corriere della Sera: «Io sono contraria all’utilizzo del green pass per accedere alla vita sociale, perché non trovo né utile né giusto che i cittadini siano sottoposti a misure che, lo ricordo, sono in vigore con queste modalità solo in Francia». «Lo ritengo dannoso per la nostra economia già compromessa e inutile per la gestione della pandemia – ha dunque osservato a tale proposito –, perché è falso che dove siedono solo vaccinati non ci si contagi. Se il tema fosse limitare il contagio la nostra proposta di tamponi gratuiti verrebbe accolta, perché un tampone negativo è più sicuro del vaccino in questo. Invece ci dicono che il tampone gratuito disincentiva il vaccino. Ma l’obiettivo è fermare il Covid o vendere il vaccino? La verità è che il green pass è solo uno strumento per introdurre l’obbligo vaccinale senza assumersene la responsabilità».