«Un disastro naturale senza precedenti»
Le fiamme che stanno devastando la Grecia continuano a non dare tregua e per la prima volta dall’inizio della crisi il premier greco, Kyriakos Mitsotakis, ha ammesso di aver fallito nella gestione degli incendi che stanno devastando la Grecia. «Potremmo aver fatto ciò che era umanamente possibile, ma in molti casi non è stato sufficiente», ha detto Mitsotakis in diretta tv. «Capisco perfettamente il dolore dei nostri concittadini che hanno visto bruciare le loro case o le loro proprietà. Ma – ha proseguito il premier – il paese sta affrontando un disastro naturale di dimensioni senza precedenti». Nelle ultime ore la situazione più drammatica si sta verificando sull’isola di Evia, dove i vigili del fuoco stanno cercando di evitare che un violento incendio raggiunga la città di Istiaia che ospita migliaia di abitanti. «Stiamo aspettando il supporto aereo, ma vedremo se il fumo renderà possibile il sorvolo», ha osservato a tale proposito il sindaco di Istiaia, Yiannis Kotzias, in un intervento alla televisione pubblica greca Ert. I vigili del fuoco impegnati a contenere le fiamme sono oltre 600, di cui 250 sono arrivati da Ucraina, Serbia e Romania. Impiegati poi – ha riferito la protezione civile – 17 elicotteri, di cui due dalla Svizzera e due dall’Egitto, otto aerei, tra cui tre Canadair francesi. Al momento si contano migliaia di ettari andati distrutti nell’isola di Evia negli otto giorni di incendi, centinaia di case distrutte e oltre 2.700 persone evacuate via mare.