Guterres: «Il Rapporto è un codice rosso per l’umanità»

Aumento delle concentrazioni atmosferiche di Co2 e di gas serra, aumento delle temperature e responsabilità dell’uomo nei cambiamenti climatici. È di questo che parla il sesto Rapporto del gruppo di lavoro dell’Intergovernmental Panel on Climate Change, il gruppo di esperti di cambiamenti climatici dell’ONU. Secondo il Rapporto, nel 2019 le concentrazioni atmosferiche di anidride carbonica sono state le più elevate degli ultimi due milioni di anni mentre quelle di gas serra, come il metano e il biossido di azoto, sono state le più alte degli ultimi 800 mila. Il rapporto mostra poi che le emissioni di gas serra delle attività umane sono responsabili di circa 1,1°C di riscaldamento dal 1850-1900 e che, in media, nei prossimi 20 anni, la temperatura globale dovrebbe raggiungere o superare 1,5°C di riscaldamento. Il problema è che mentre riduzioni forti e durature delle emissioni di Co2 e di altri gas serra limiterebbero il cambiamento climatico, mostrando benefici in tempi rapidi, per vedere le temperatura stabilizzarsi potrebbero volerci tra i 20 ed i 30 anni e le conseguenze potrebbero essere drastiche. «Senza profondi tagli alle emissioni causate da carbone e combustibili fossili, l’obiettivo di un riscaldamento globale non superiore ai 1,5 gradi Celsius sarà rapidamente fuori portata», ha detto il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. «L’odierno Rapporto – ha proseguito – è un codice rosso per l’umanità. I campanelli d’allarme sono assordanti e le prove sono inconfutabili».