Possibile inversione di tendenza da agosto a ottobre; il nodo delle politiche attive

Nonostante la variante delta che preoccupa, le imprese si mostrano più ottimiste rispetto allo scorso anno. Secondo il rapporto Excelsior di Unioncamere e Anpal, ad agosto 2021, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, le prospettive occupazionali segnano un più 3,7%. In valori assoluti, si parla di 9mila assunzioni potenziali in più per un totale di 257mila contratti di lavoro. Ancora meglio potrebbe andare nel prossimo trimestre, da agosto a ottobre, quando le assunzioni potrebbero essere 1,2 milioni, con un incremento a due cifre, del 13,8% con riferimento peraltro al 2019. Rispetto ai settori, i servizi dovrebbero trainare maggiore occupazione rispetto all’industria, 15% contro il 10,9%, sempre con riferimento al 2019. La ripresa riguarda però soltanto i contratti a tempo indeterminato e quelli stagionali, ma non i contratti a tempo indeterminato che infatti segnano un arretramento, seppure di poco conto. Lo stesso rapporto evidenzia anche le figure professionali di più difficile reperimento: artigiani e operai specializzati alle rifiniture in edilizia; tecnici informatici; tecnici addetti alla installazione e alla manutenzione delle attrezzature elettriche e elettroniche; tecnici in campo ingegneristico. Tutti aspetti che rientreranno nella discussione sulle politiche attive che il ministero avrà nelle prossime settimane con Cgil, Cisl, Uil, Ugl e le altre parti sociali.