Orlando e Speranza vedono Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confindustria e le altre parti sociali

Dopo le fughe in avanti dei giorni scorsi, con le annesse polemiche sulla obbligatorietà o meno del vaccino anti Covid-19, il governo prova a riportare la discussione nel suo giusto alveo. Nella giornata di giovedì, alla mattina, è infatti previsto un tavolo di confronto in videoconferenza fra i ministri del lavoro, Andrea Orlando, e della salute, Roberto Speranza, e Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confindustria e le altre parti sociali. il punto di partenza, e non potrebbe essere altrimenti, è il protocollo condiviso sottoscritto nel corso del 2020 e rinnovato lo scorso mese di aprile, quando fu aggiunto, fra le altre cose, un secondo protocollo relativo alle vaccinazioni in azienda. L’adozione del green pass, destinato ad entrare in vigore nella notte fra il 5 e il 6 agosto, ha aperto a nuovi scenari, tanto che alcune aziende hanno già anticipato che avrebbero chiesto ai dipendenti di dimostrare l’avvenuta vaccinazione per poter entrare a lavoro. La questione è sicuramente delicata, in quanto le alternative prospettate vanno dallo smart working al cambiamento di mansione, fino ad arrivare, nei casi limite, al licenziamento. Al momento, un obbligo vaccinale è in campo ai lavoratori della sanità, ma non mancano situazioni paradossali come quella dei camerieri che, non vaccinati, potrebbero servire tranquillamente ai tavoli indossando una mascherina, ma non potrebbero mangiare se il ristorante è al chiuso.