Numeri importanti per l’Istituto previdenziale in vista del post quota 100

I tempi della burocrazia non sono mai veloci, ma, almeno in questo caso, comunque appaiono giustificati dalla complessità della struttura. La Corte dei conti ha infatti approvato i risultati finanziari e economico-patrimoniali dell’Inps relativi al 2019. Il saldo rispetto all’anno precedente, pur negativo, è comunque in miglioramento. La situazione amministrativa mostra un avanzo di poco inferiore a 109 miliardi, quasi sei miliardi in più, un elemento da valutare nella riforma delle pensioni di cui si tornerà sicuramente a discutere con la legge di bilancio in considerazione della scadenza del 31 dicembre. A questo proposito, il sottosegretario all’economia, Claudio Durigon, è tornato a parlare di quota 100, non escludendo a priori una sua proroga, anzi. Sarebbe questa una soluzione praticabile che troverebbe il sostegno di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, ma anche delle associazioni datoriali. Del resto, la crisi da Covid-19 si sta riflettendo pesantemente sulla tenuta occupazionale con tante imprese che hanno già annunciato importanti interventi di ristrutturazione industriale con conseguenti ricadute sotto il profilo occupazionale. Avere a disposizione uno strumento come quota 100 sarebbe, indubbiamente, di aiuto nella gestione di molte vertenze. Tornando al bilancio Inps, i numeri saranno sicuramente oggetto di valutazione delle commissioni di studio, la cui attività è ancora in corso.