Durante questo periodo il presidente della Repubblica non può sciogliere le Camere

Al via da oggi il semestre bianco del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ovvero gli ultimi sei mesi del mandato del capo dello Stato, che, come prevede l’articolo 88 della Costituzione, non potrà sciogliere le Camere e indire nuove elezioni («Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse. Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura»). I padri costituenti presero questa decisione allo scopo di evitare che un presidente potesse sciogliere le Camere per farne eleggere di più “vicine” e sperare così in un secondo mandato. Sebbene si tratti di uno dei poteri più importanti per il capo dello Stato, c’è da considerare a quest’ultimo restano in mano le chiavi per qualsiasi, eventuale difficoltà. Nel caso di crisi dell’attuale governo, il presidente Mattarella potrebbe comunque incaricare una personalità alla guida dell’esecutivo almeno fino all’elezione del nuovo capo dello Stato. Un aspetto di non poco conto, considerato che molti osservatori ritengono che nel semestre bianco i partiti che compongono l’ampia maggioranza che sostiene il governo Draghi potrebbero andare (più del solito) in ordine sparso. Oppure – ipotesi ad oggi remota, ma che alcuni quirinalisti non hanno escluso a priori –, in caso di crisi che non trova soluzioni, il presidente della Repubblica potrebbe decidere di dimettersi, così da anticipare i tempi per arrivare a nuove elezioni.