Questa mattina faccia-a-faccia tra il premier Draghi e Salvini: «Incontro proficuo e cordiale»

Scuola, riforma del processo penale, Green Pass. Tre sono i temi al centro dell’agenda di governo, in questi ultimi giorni di luglio. Su ognuno, bisogna trovare una sintesi tra le diverse sensibilità dei partiti che compongono la maggioranza. Non sempre d’accordo su tutto. Sulla scuola, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, sembra orientato ad introdurre l’obbligo vaccinale per gli insegnanti. Niente è stato ancora deciso, però. Se ne discuterà la settimana prossima in Cdm. Non mancano i pareri contrari: «Le libertà per me sono sacre, invito tutti coloro che rischiano la vita a vaccinarsi, perché in quel caso il vaccino salva la vita», ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, intervenendo a margine di un faccia-a-faccia con il premier questa mattina. Un incontro definito «proficuo e cordiale» da Salvini. Che poi ha aggiunto: «Nessuno mi convincerà mai che obbligare a vaccinare i bimbi di 12 anni sia una scelta utile». Discorso rimandato alla prossima settimana anche per quanto riguarda nuove misure restrittive sui trasporti. Secondo Salvini, «se la situazione si complica bisogna correre ai ripari, ma complicare la vita a 30 milioni di italiani e milioni di operatori economici, a mamme e papà di ragazzi di 12, 13, 14 anni francamente no». La riforma del processo penale è il nodo che il governo intende sciogliere per primo: questa mattina il ministro della Giustizia, Marta Cartabia, ha incontrato i rappresentanti della maggioranza. Durante il vertice, non sono stati discussi i punti più “caldi”, a partire dall’ipotesi di allargare lo stop all’improcedibilità sui reati legati alla mafia, ma solo aspetti “tecnici”. «La nostra non è una battaglia del Movimento ma per gli italiani», ha ribadito ieri il leader in pectore del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, che non ha mai nascosto i dubbi sulla riforma Cartabia. Senza modifiche, il M5s potrebbe non votare la fiducia al testo, che trova il sostegno della Lega. «Noi accettiamo le proposte di Draghi, non del M5s. Noi il testo l’avremmo già approvato una volta uscito dal Cdm», ha detto invece Salvini. «Giulia Bongiorno sta lavorando in questi minuti sia con Cartabia che con Draghi: noi lavoriamo per risolvere, mi sembra che centinaia di emendamenti li abbia presentati il M5s, non altri», ha concluso.