Gravina lancia l’idea del Green Pass obbligatorio per calciatori e addetti ai lavori

Il presidente della Federazione italiana giuoco calcio, Gabriele Gravina, lancia l’idea del Green Pass obbligatorio per i calciatori e gli addetti ai lavori, sia professionisti che dilettanti. Secondo Gravina, nonostante un protocollo sanitario già abbastanza rigido, il calcio deve rispettare le stesse regole imposte al resto del Paese. Il numero uno della Figc ha anche parlato poi dell’opportunità della riapertura degli impianti al 50%: «È una percentuale non soddisfacente e inapplicabile al calcio se sarà necessario mantenere il distanziamento di un metro, la soluzione ideale sarebbe quella di occupare i posti a scacchiera, il governo ci sta pensando», ha dichiarato Gravina sostenuto anche dal presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, che all’uscita del Consiglio Federale, ha denunciato che il calcio italiano è troppo penalizzato e che gli stadi devono essere aperti al 100% alle persone in possesso del Green Pass, dato che viene considerato come un lascia passare. La questione spettatori, sarà un tema che andrà avanti nel tempo sicuramente. Infine, il presidente della Federcalcio ha parlato anche di una rivoluzione totale, non solo della Serie A a 18 squadre, ma di tutto il movimento calcistico: per Gravina il calcio italiano non sostiene più tre livelli di professionismo e per questo ha proposto una fusione tra Serie B e Serie C che diventerà una Serie C Elite, dando poi vita ad un campionato ammortizzatore che sarà la Serie D Elite.