L’annuncio di Biden dopo incontro con al-Kadhimi

Come hanno scritto diversi commentatori statunitensi, l’amministrazione Biden appare sempre più orientata a chiudere in via definitiva e in tempi brevi la lunga fase post 11 settembre. Dopo il disimpegno dall’Afghanistan, ora è la volta dell’Iraq. Al termine dell’incontro a Washington con il primo ministro dell’Iraq, Mustafa al-Kadhimi, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha infatti annunciato che la missione Usa nel paese verrà conclusa entro l’anno. Il nuovo scenario non sarà automatico, le forze statunitensi, interrotto quelle di combattimento, continueranno nelle operazioni di addestramento e di consulenza all’esercito iracheno (ma anche a livello di intelligence e di supporto logistico) e, come nel caso afghano, la riduzione dei militari avverrà in modo graduale. Attualmente in Iraq si conta una presenza di 2.500 soldati americani, ma ora gli interrogativi – proprio come per l’Afghanistan – riguardano soprattutto le conseguenze più immediate del ritiro. Il governo iracheno stava subendo critiche interne per la presenza ancora massiccia di truppe americane sul territorio, soprattutto dopo le recenti operazioni militari condotte dagli Stati Uniti (la più rilevante quella che portò alla morte del generale iraniano Qassem Suleimani). In Afghanistan, i talebani stanno recuperando terreno, spesso costringendo gli stessi militari afghani al riparo fuori dai confini. E anche in Iraq la situazione politica resta pressoché instabile, nonostante i tentativi di Baghdad (e l’accordo con Washington va in quella direzione) di mantenere il controllo dei propri (precari) equilibri interni.