Seppure modesto, l’aumento è stato certificato dal monitoraggio realizzato dalla Agenas

L’aumento dei contagi, registrato negli ultimi giorni a causa della variante Delta – più contagiosa e aggressiva rispetto alle precedenti varianti – si sta riflettendo anche negli ospedali: dopo settimane di calo, la percentuale di posti letto occupati da pazienti positivi al Covid-19 è tornata a crescere, secondo il monitoraggio dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, aggiornato al 25 luglio. A livello nazionale, l’incremento registrato è stato dell’1%. Adesso è al 3%. Si tratta di una quota bassa rispetto ai momenti più drammatici e difficili dell’emergenza sanitaria, ma certifica comunque l’avvenuto aumento dei contagi. Ancora stabile dai primi giorni di luglio il numero di posti letto in terapia intensiva occupato da pazienti Covid, pari al 2%. A livello territoriale emergono differenze significative: sono le regioni del Mezzogiorno a registrare gli incrementi più consistenti. In particolare, Sicilia e Sardegna sono le due regioni dove è stato riscontrato l’aumento percentuale più alto di posti occupati in terapia intensiva da pazienti positivi al Sars-CoV-2, entrambe al 5% contro una media nazionale del 2%. Calabria, Campania e Sicilia, rispettivamente con il 6%, il 5% e il 7% sono le regioni che hanno una percentuale maggiore di posti letto in reparto occupati da pazienti Covid, a fronte di una media nazionale del 3%.