Prima, però, chiarisce il leader di Confindustria, serve il confronto col sindacato

Il più deciso a chiedere la revisione dei protocolli di intesa condivisi per il contrasto alla diffusione del Covid-19 nei luoghi di lavoro appare, al momento, il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, secondo il quale andrebbe recepita e, soprattutto, estesa la novità del green pass. Secondo il numero uno degli industriali, lo strumento è assolutamente utile anche nei luoghi di lavoro, fermo restando, aggiunge sempre il titolare di viale dell’Astronomia, il confronto con il sindacato. Come si ricorderà, la scorsa settimana non sono mancate infatti delle polemiche dopo la richiesta di Bonomi di prevedere la vaccinazione obbligatoria per tutti i dipendenti, una richiesta che, pur con tenore diverso, non è piaciuta a Cgil, Cisl, Uil e Ugl, soprattutto perché apparsa unilaterale e quindi viziata nel metodo. Da qui, il cambio di rotta di Bonomi che ha appunto chiesto di andare a rivedere i protocolli condivisi, elaborati fra marzo e aprile del 2020 e aggiornati nell’aprile scorso. In quest’ultima occasione, Confindustria fece peraltro muro contro i sindacati, non appoggiando revisioni profonde, ma soltanto dei semplici ritocchi, necessari alla luce dei cambiamenti avvenuti nel corso dei dodici mesi. Sempre ad aprile era stato sottoscritto pure il protocollo per le vaccinazioni in azienda, rivolto ai dipendenti, ma su base assolutamente volontaria e non coercitiva.