Il Sostegni bis è diventato legge

Oggi il Decreto Sostegni bis è diventato legge. L’aula del Senato ha dato il via libera, con 213 sì, 28 no e 1 astenuto, alla fiducia posta dal Governo. Il decreto, all’esame di palazzo Madama in seconda lettura, potrà essere convertito in legge a due giorni dalla sua scadenza. Nel merito, per il lavoro: sblocco graduale dei licenziamenti, con la possibilità di usare per tutto il 2021 la cig gratuita in cambio dell’impegno delle imprese a non licenziare. I contratti a tempo determinato fino al 30 settembre 2022 potranno avere durata superiore ai 12 mesi, ma meno di 24, in caso di esigenze emerse dalla contrattazione collettiva. Fermato il rifinanziamento permanente dei Centri per l’Impiego. Per le imprese: più attività indennizzate. Aiuti a fondo perduto (15 miliardi) con “doppio binario”, quindi bonifico automatico come da Sostegni 1 o calcolo dell’indennizzo in base alla perdita d’esercizio 2020-2019. Per le perdite, entrano in gioco anche i periodi aprile 2010-marzo 2021. Tutte le indennità a imprese e lavoratori autonomi sono escluse dalla base imponibile. Esteso (di 40 milioni) il fondo per le imprese costrette a chiudere per Covid nel 2021. Contributi specifici (60 milioni) per wedding, feste e cerimonie. 50 milioni alla fieristica, logistica e allestimento. 100 milioni a fondo perduto alla ristorazione collettiva. Contributi agli operatori turistici, alle città d’arte e a quelle portuali. Novità fiscali: Irpef, Irap e Iva di contribuenti soggetti agli indicatori Isa slittano al 15 settembre senza maggiorazioni. Le cartelle esattoriali ripartono il primo settembre, le scadenze 2020 relative alla rottamazione-ter e al “saldo e stralcio” riprogrammate tra fine luglio e fine ottobre. Il 30 novembre scatta il pagamento delle rate 2021. A chi spetta l’esonero contributivo 2021 potrà beneficiarne per le prime due rate in scadenza il 16 agosto prossimo, anche in assenza di Durc 2020. Stop all’Imu 2021 per proprietari di appartamenti con sfratto sospeso per Covid, con imborso della rata versata a giugno. I Comuni saranno indennizzati per i conseguenti mancati incassi. Bonus fiscali per le attività commerciali che si doteranno di Pos. Sospeso il cashback. Altre agevolazioni fiscali alla formazione dei dipendenti e alle imprese farmaceutiche e di ricerca impegnate nei vaccini.

Le voci dell’opposizione e della maggioranza

Divergenti le opinioni di maggioranza e opposizione sul Sostegni bis. Luca De Carlo (FdI) tuona: «Siamo contro questo provvedimento, sia nel metodo che nel merito. Il ricorso compulsivo alla decretazione d’urgenza non è più accettabile». Dario Damiani (FI) precisa: «Votiamo la fiducia a un governo che sta operando al meglio. Ma la battaglia non è finita». Per Vasco Errani (Gruppo Misto) ci sono «insieme a scelte positive elementi che rimangono irrisolti. Ma per Mattia Crucioli (“L’Alternativa C’è”) è l’«ennesima fiducia imposta dal Governo in spregio al bicameralismo costituzionale». Paolo Tosato (Lega) rivendica che grazie al suo partito «non ci sono più sprechi ma sostegni reali a famiglie, imprese, comunità». Così anche per Antonio De Poli (Udv) è stato fatto «un primo passo per la ripartenza dell’Italia». Agostino Santillo (M5s) è scongiurato «il default di migliaia di comuni» e «si prolunga di 4 mesi il reddito di emergenza». Per Valeria Fedeli (Pd) «adesso è fondamentale fare presto con i decreti attuativi e garantire una campagna vaccinale che punti con decisione e senza deroghe a raggiungere in tempi brevi il più alto numero possibile di persone vaccinate