Tokyo 2020: a tre giorni dalle Olimpiadi i contagi continuano a crescere. In tutto 67 i diagnosticati, anche fra non atleti. Motomondiale: cancellato l’OR Thailand Grand Prix, in calendario dal 15 al 17 ottobre in Thailandia

l 23 luglio a Tokyo, in Giappone, si svolgerà la Cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici più singolari della storia: rinviati di un anno per la pandemia, senza pubblico e con misure eccezionali contro il covid-19. Soprattutto evento accolto con molta freddezza, per non dire ostilità, dalla popolazione ospitante. Che ha le sue ragioni, visto che solo a meno di un mese dall’inizio dei Giochi, la campagna vaccinale in Giappone stava cominciando a decollare, superando la soglia dell’8% di popolazione immunizzata (+2% da inizio maggio), ma distante da Paesi come il Regno Unito, ad esempio, con quasi il 50% di vaccinati. Di cattivo auspicio anche recenti notizie, come quella, non la prima, data ieri dal Comitato organizzatore delle Olimpiadi di Tokyo: un altro contagio da Coronavirus tra gli atleti ospitati presso il villaggio olimpico e altri otto tra persone legate all’evento. L’atleta è un membro della nazionale ceca di beach volley, tra gli altri otto, figura, per la prima volta, uno dei volontari che hanno seguito l’allestimento e l’organizzazione dell’evento. Così, il totale dei casi di coronavirus sinora diagnosticati nel contesto delle Olimpiadi è arrivato a 67 e di conseguenza l’opinione pubblica giapponese sta diventando ancora più scettica in merito all’opportunità di far proseguire l’evento. In tal senso diventa un altro campanello d’allarme, anche se scattato in un’altra zona del mondo asiatico, proveniente dal Motomondiale: Fim, Irta e Dorna Sports hanno annunciato la cancellazione dell’OR Thailand Grand Prix, che si sarebbe dovuto svolgere al Chang International Circuit dal 15 al 17 ottobre, con la seguente motivazione: «Nonostante i migliori sforzi di tutte le parti coinvolte, la pandemia di Covid-19 in corso e le conseguenti restrizioni hanno obbligato alla cancellazione dell’evento», hanno spiegato in una nota. Thomas Bach, il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, ha sempre sostenuto l’irreversibilità delle Olimpiadi: «La cancellazione sarebbe stata facile, ma non è mai stata un’opzione per noi», perché «il Cio non abbandona mai gli atleti». Tuttavia Toshiro Muto, capo del Comitato organizzatore di Tokyo 2020, che fino a ieri aveva escluso un possibile annullamento dell’ultimo minuto, in una conferenza stampa ha risposto così a chi gli domandava se è ancora possibile la cancellazione dei Giochi a fronte di un incremento di contagi da Covid: «Abbiamo avuto un meeting a cinque l’altro giorno in cui è stato detto che continueremo a monitorare la situazione. A questo punto possiamo dire che se l’infezione si dovesse diffondere dovremmo consultarci, avremmo un altro vertice a cinque». Il timore è che si possa creare un cluster nel villaggio olimpico.