Sei positivi su circa cinquemila persone, dopo un evento al chiuso a Barcellona

Nel marzo del 2021, circa cinquemila persone hanno assistito ad un concerto al chiuso e senza rispettare le misure di distanziamento, a Barcellona, in Spagna. L’iniziativa non si è tradotta in un aumento dei contagi. A confermarlo è uno studio dell’Ospedale Universitario Germans Trias i Pujol, pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine, sottolineando che l’utilizzo di mascherine ffp2, i test rapidi e un sistema di ventilazione hanno avuto un ruolo chiave. Nel marzo del 2021, ricordano i ricercatori, il tasso di infezione da Sars-CoV-2 era moderato e la copertura vaccinale ancora molto bassa. Chi ha partecipato al concerto si è sottoposto a un test antigenico rapido sul posto e ha dovuto indossare la mascherina ffp2 per tutto l’evento, durante il quale era possibile cantare e ballare. Il distanziamento fisico, una delle misure più importanti per prevenire il contagio, non era obbligatorio. Nei quattordici giorni successivi, tra i 4.584 partecipanti sono stati diagnosticati sei casi di Covid-19. I ricercatori sottolineano che tre di questi dovrebbero aver contratto l’infezione per altre vie, perché sono stati individuati attraverso il tracciamento partito da persone malate che non hanno partecipato al concerto; un altro positivo potrebbe invece aver partecipato all’evento durante il periodo di incubazione del virus, dei restanti due casi non è stata chiarita l’origine del contagio.