Le fiamme divampate domenica, scappati in 36

Questa mattina si è svolta una riunione operativa in video conferenza tra la Prefettura di Ragusa, le autorità sanitarie, il Ministero dell’Interno e il Comune di Pozzallo per fare il punto dopo l’incendio di domenica all’hotspot del comune ragusano dove un rogo è divampato distruggendo parte del padiglione centrale della struttura che ospita i migranti. Sul posto sono giunti prontamente i Vigili del Fuoco del distaccamento di Modica e la polizia di Stato per accertare le cause di quanto avvenuto ed è emerso che ad appiccare l‘incendio sono stati alcuni migranti che hanno dato fuoco a dei materassi in segno di protesta. Le fiamme fortunatamente sono state domate in tempi rapidi senza causare vittime, ma quanto avvenuto ha fatto fuggire alcune decine di ospiti della struttura. Sembra che a scappare siano stati 36, alcuni dei quali sono stati ripresi. Commentando la vicenda il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, ha rivolto «un doveroso ringraziamento alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, agli operatori che insieme hanno saputo far fronte alla difficile situazione creatosi. Ancora una volta la grande sinergia istituzionale è stata fondamentale per ricreare, nel giro di poche ore, una situazione di normalità».