Novità sui tempi. I comuni dovranno allegare ai moduli i certificati elettorali dei singoli sottoscrittori

La novità dell’ultima ora riguarda i tempi entro i quali i promotori debbono raccogliere le firme necessarie affinché il referendum possa essere presentato. Di norma, le firme possono essere raccolte entro il 30 settembre di ciascun anno; in considerazione dell’emergenza Covid-19, almeno per quest’anno, la scadenza sarà prorogata al 31 ottobre per effetto di un emendamento appena approvata dal Parlamento. È opportuno però ricordare che, una cosa è la scadenza di legge, un’altra è quanto potrebbero prevedere i presentatori dei quesiti referendari, i quali, infatti, avendo la necessità di raccogliere i moduli distribuiti su tutto il territorio nazionale chiedono ai cittadini di sottoscrivere le proposte al momento entro il 19 settembre. Il cittadino maggiorenne che intende sottoscrivere tutti o soltanto qualcuno dei quesiti deve presentarsi nel comune di residenza o presso uno dei punti distribuiti nelle città. Le firme da raccogliere sono minimo 500mila per ciascun quesito; ad ogni firma, l’ufficio elettorale del singolo comune dovrà allegare il certificato elettorale, in assenza del quale la sottoscrizione è da considerarsi nulla. La verifica della validità e del numero delle firme raccolte spetterà poi alla Corte di Cassazione, la quale potrà cancellare le firme incomplete di certificato elettorale o non raccolte in maniera regolare. Successivamente si pronuncerà la Corte costituzionale, chiamata a valutare in maniera preventiva l’allineamento fra singolo quesito e dettato costituzionale.