«Basta, vaccinatevi». E 926 mila francesi hanno preso appuntamento in una sera. A convincerli soprattutto l’obbligo per il personale sanitario e l’estensione del Green Pass a ristoranti, cinema, musei, centri commerciali, aerei o treni

In Francia si sta imponendo una scelta tra l’applicazione di una nuova serrata o il pass sanitario. Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ieri sera ha annunciato l’arrivo dell’obbligo di vaccinazione per i sanitari “dissidenti” e l’estensione dell’utilizzo del pass sanitario anche per accedere in ristoranti, bar, treni e aerei. Il ministro della Salute, Olivier Veran, oggi ha sottolineato che quella di Macron non va considerato né un «ricatto» né una «sanzione».

L’effetto delle dichiarazioni di Macron è stato dirompente. Dopo mesi di indecisioni, Macron ha parlato ieri sera in diretta tv a reti unificate senza più usare la prudenza di sempre: «Vaccinatevi». Lasciando “sul comodino” il rispetto per chi avesse avuto ancora bisogno di più tempo per convincersi a farlo, ha avvisato: «Non possiamo fare portare il peso dei disagi a chi ha avuto il senso civico di vaccinarsi», «ci sono nove milioni di dosi pronte, che aspettano solo di essere iniettate». Dirompente è stato promettere che i non vaccinati non potranno andare al ristorante, al cinema, nei musei, nei centri commerciali, né prendere aerei o treni, tranne esibendo un test negativo, che presto non sarà più gratuito e costerà 49 euro per il Pcr, 29 per l’antigenico. Risultato? Un boom di richieste di vaccinazione. Il capo del sito di prenotazione on-line Doctolib, Stanislas Niox-Chateau, ha detto che sono stati «926.000 i francesi che hanno preso appuntamento per il vaccino» ieri sera. «Abbiamo registrato 20.000 appuntamenti al minuto, un record assoluto, dall’inizio della campagna (di vaccinazione)», «il doppio della giornata record dell’11 maggio e 5 volte in più rispetto a lunedì scorso». Secondo lo stesso Niox-Chateau, il 65% degli appuntamenti presi in queste ultime ore riguarda persone under-35. Un trend «proseguito durante la notte e che continua stamani. Ci sono ancora 100.000 appuntamenti disponibili questa mattina, in particolare, in alcuni grandi centri» della Francia. Le sue previsioni dicono che «si crescerà presto a quattro, cinque milioni di iniezioni a settimana». Essendo undici i giorni di distanza tra la prenotazione e l’appuntamento, «i francesi che hanno preso appuntamento ieri saranno integralmente vaccinati entro metà agosto o fine agosto».

All’emittente televisiva “BfmTv” il ministro della Salute, Olivier Veran, ha detto: «Non vogliamo richiudere il Paese come siamo stati costretti a fare diverse volte». Perché ne parliamo? Il dramma è che il nostro ministro della Salute, Roberto Speranza, ha detto, a margine del summit W20 a piazza di Pietra a Roma, che la Francia sull’obbligo della vaccinazione del personale sanitario «ha seguito il nostro approccio». Ci auguriamo che sull’estensione del Green Pass non accada la stessa cosa al contrario.