L’intesa è stata annunciata ieri pomeriggio, dopo giorni di scontri durissimi

Pace fatta. O almeno così sembra. Il leader de facto del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte e Beppe Grillo hanno raggiunto un accordo, dopo settimane di scontri, anche durissimi: «Giorni difficili», li ha definiti Conte. L’intesa è stata annunciata ieri pomeriggio e in sostanza riconosce a Conte la responsabilità dell’azione politica e il ruolo di presidente mentre Grillo sarà il «garante e custode dei principi». Nei prossimi giorni verranno avviate le procedure per votare il nuovo statuto, la «carta dei valori» e i nuovi organi che costituiranno il “nuovo” M5s. L’ex premier si è detto «pienamente soddisfatto», sostenendo che «ora ci sono tutte le condizioni per far partire e rilanciare il Movimento 5 stelle: piena agibilità del presidente del Movimento, netta distinzione tra ruoli di garanzia e ruoli di azione politica». «Abbiamo sempre creduto nel dialogo e nella mediazione invece che nello scontro e nella polemica», ha commentato su Twitter il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, tra i membri del cosiddetto “comitato dei sette”, che ha mediato le trattative. «Finalmente il Movimento può ripartire con una leadership forte», ha concluso Di Maio. Scongiurata l’implosione – in alcuni momenti, il M5s è sembrato sul punto di scindersi, suscitando anche qualche preoccupazione nel resto dei partiti di maggioranza che temevano che le tensioni interne al M5s potessero ripercuotersi sulla stabilità del governo –, non sono esclusi comunque nuovi scontri.